Cobat: un modello di economia circolare esempio per l’Europa

Quasi 140 milioni di chili di prodotti tecnologici raccolti, avviati al riciclo e trasformati in nuove risorse in tutto il 2016. Sono questi i numeri di Cobat-Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, che ha presentato a Roma la terza edizione del suo Rapporto annuale. Dati che sono il risultato di un lavoro che va avanti ormai da 30 anni, con un’ambiziosa missione: rendere i produttori di beni tecnologici protagonisti dell’economia circolare, trasformando i loro prodotti giunti a fine utilizzo in nuove materie prime.

La presentazione del terzo Report di attività – ha detto nei saluti introduttivi Giancarlo Morandi, Presidente  di  Cobat  –  è  ormai  divenuta  un  importante  appuntamento  annuale. Al centro della nostra operatività, tutti quei Produttori e Importatori che ogni giorno confermano la fiducia al Consorzio demandandogli la gestione dei beni immessi sul mercato con la consapevolezza che contribuirà a trasformarli in materie prime seconde da valorizzare. Il valore e la solidità del nostro modello di economia circolare sono stati riconosciuti anche dal Parlamento Europeo, dove siamo già stati invitati a raccontare la nostra storia”.

Michele Zilla, Direttore Generale di Cobat, ha, poi, presentato i dati del Sistema contenuti nel Rapporto illustrando i risultati raggiunti e spiegando quali sono i prossimi obiettivi. Al successivo dibattito “Sistemi di Raccolta, la giusta sintesi tra efficienza e sostenibilità”, moderato da Antonio Cianciullo, giornalista de La Repubblica, hanno partecipato Ermete Realacci, Presidente VIII Commissione Camera dei Deputati, Carlo Maria Medaglia, Capo Segreteria Tecnica Ministero dell’Ambiente  e  della  Tutela  del  Territorio  e  del  Mare  ed  Edoardo  Zanchini,  Vice  Presidente Nazionale Legambiente.

I DATI

PILE E DEGLI ACCUMULATORI ESAUSTI
Nel 2016 Cobat si riconferma primo Sistema di raccolta e di riciclo di pile e accumulatori in Italia con il 51% dell’immesso al consumo di accumulatori industriali e per veicoli e il 27% in quello delle pile e degli accumulatori portatili. Nel  settore degli accumulatori al piombo, il Consorzio ha raccolto nel 2016 quasi 120 milioni di kg. Le Regioni che registrano il maggiore incremento dei quantitativi di raccolta sono Trentino (+43%), Sicilia (+35%), Piemonte-Val d’Aosta (+27%), Lombardia (+22%) e Veneto (+18%). In termini assoluti, Lombardia, Veneto e Campania raggiungono i migliori risultati rispettivamente con oltre 22 milioni, oltre 13 milioni e oltre 12 milioni di kg.

LA GESTIONE DEI RAEE-RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
Anche il 2016 ha rappresentato per Cobat un anno significativo nella gestione dei RAEE, con più di 17 milioni di kgraccolti, grazie agli oltre 1.300 punti di raccolta in tutta Italia. Significativa la raccolta dei RAEE professionali (circa 162 mila kg), svolta direttamente dal Consorzio attraverso i Punti Cobat, presso i clienti dei propri Soci.

GLI PFU-PNEUMATICI FUORI USO
Anche  nel  2016, Cobat ha ottenuto il formale riconoscimento da parte del Comitato per la Gestione degli presso ACI, per la gestione degli PFU prodotti dal settore dell’autodemolizione. Il quantitativo gestito dal Consorzio ha superato le 1.700 tonnellate, 1.100 tonnellate in più rispetto al 2015 (+180%).

Oltre 1.200 Produttori e Importatori di pile e accumulatori, apparecchiature elettriche ed elettroniche, inclusi i moduli fotovoltaici, hanno affidato a Cobat la responsabilità della gestione del fine vita dei propri prodotti, pari a un immesso al consumo di oltre 150 mila tonnellate. La forza del Sistema Cobat risiede nel proprio staff, composto da 20 risorse, e in un’efficiente struttura consortile che, attraverso una propria rete di aziende di raccolta e di stoccaggio, i 70 Punti Cobat, e 26 Impianti di trattamento e riciclo specializzati nel recupero di materia, gestisce l’intera filiera del rifiuto.

Fonte: Ufficio stampa Cobat