La gestione dei RAEE in Veneto, una best practice a livello nazionale

Fonte immagine: Padova Oggi – link

Si è svolta a Venezia la prima tappa del road show nazionale dedicato alla Gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Italia, organizzata dal Centro di Coordinamento RAEE in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente e protezione civile della Regione Veneto. All’incontro sono intervenuti l’Assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, il Presidente di ASSORAEE Giuseppe Piardi e il Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE Fabrizio Longoni, che hanno promosso un momento di confronto sui risultati raggiunti e le politiche regionali in fatto di corretta gestione dei RAEE, illustrando i numeri della raccolta e del trattamento e i dati economici relativi all’industria locale dei RAEE.

Il road show continuerà nel mese di ottobre coinvolgendo le regioni italiane che si distinguono per la presenza sul territorio di una adeguata rete di impianti per il trattamento e il recupero finalizzato al riciclo dei materiali derivanti dai RAEE, a testimonianza di come un sistema impiantistico efficiente sia garanzia di sviluppo sostenibile.

Secondo i dati del Centro di Coordinamento RAEE, la Regione Veneto rappresenta una best practice nella gestione di questa particolare tipologia di rifiuti grazie alla presenza di 128 impianti che si occupano di RAEE sul territorio regionale iscritti all’elenco gestito dal Centro di Coordinamento RAEE, a fronte di 665 unità situate nel Nord Italia. L’elenco comprende sia impianti dediti al trattamento per il recupero delle materie prime sia impianti che ne fanno l’immagazzinamento in attesa dell’invio ad un impianto di trattamento.

Positivo risulta anche l’andamento della raccolta in Regione Veneto registrato nel periodo gennaio – agosto 2017. Nel complesso sul territorio regionale sono stati raccolti 17.303.245 kg di RAEE, in aumento del 2,03% rispetto allo stesso periodo del 2017. I Raggruppamenti 2 (Grandi Bianchi), 4 (Piccoli Elettrodomestici) e 5 (Sorgenti Luminose) risultano in crescita del 5% circa, mentre si osserva un lieve calo di R1 (Freddo e Clima) e R3 (Tv e Monitor). Le migliori performance sono state registrate dalle province di Padova e Treviso che si avvicinano a 4 milioni di chilogrammi raccolti, nonostante quest’ultima registri un calo rispetto ai primi 8 mesi del 2016. In terza posizione si colloca Venezia con oltre 3 milioni di kg complessivi.

“Quello veneto – sottolinea l’assessore Bottacin – è un sistema che si distingue in Italia quanto a raccolta differenziata dei rifiuti in generale, arrivata ormai al 66,5% e in ulteriore costante crescita. La produzione pro-capite di rifiuti è di 445 kg, in calo nonostante il Veneto abbia un PIL elevato e il numero più alto di presenze turistiche. Siamo nelle prime posizioni anche per quanto riguarda i RAEE e di questo vanno ringraziati in primis i cittadini per la loro sensibilità, fondamentale per migliorare i comportamenti ambientali. La differenziazione del rifiuto è diventata una consuetudine e non un peso. I RAEE, conferiti in Veneto in oltre 450 punti, sono rifiuti che necessitano di un trattamento particolare e i dati – che indicano una produzione di 5,18 kg pro-capite – ci dicono che siamo sulla strada giusta che va incentivata. La Regione ha investito per questo altri 800 mila euro per i centri di raccolta”.

 “L’accordo per il trattamento dei RAEE nasce da un confronto approfondito e costruttivo tra il Centro di Coordinamento (in rappresentanza dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche aderenti ai sistemi collettivi presenti nel Centro di Coordinamento stesso) e le Associazioni dei recuperatori (in rappresentanza degli impianti di trattamento dei RAEE) che ha dato vita, in modo volontario e partecipativo, a un sistema di trattamento e di controllo di questi rifiuti efficace e qualitativamente adeguato, in linea con i più aggiornati standard europei –  commenta il Presidente di ASSORAEE Giuseppe Piardi. Di tale modello non si potrà non tenere conto nei prossimi sviluppi normativi, e in particolare nel Decreto del Ministero dell’Ambiente in definizione sugli standard di trattamento e controllo”.