Rifiuti speciali e urbani dal Rapporto SNPA

Il primo Rapporto Ambiente del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (RA-SNPA), presentato lo scorso marzo, unisce al quadro generale aspetti di particolare rilievo locale.
Tutti gli atti strategici e regolamentari dell’Unione europea pongono come obiettivo prioritario l’uso sostenibile delle risorse, correlandolo alla gestione sostenibile dei rifiuti. L’obiettivo è quello di garantire che il consumo delle risorse rinnovabili e non rinnovabili e l’impatto che esso comporta non superi la capacità di carico dell’ambiente e di ottenere lo sganciamento dell’uso delle risorse dalla crescita economica mediante un significativo miglioramento dell’efficienza dell’uso delle stesse, attuata attraverso la “dematerializzazione” dell’economia e la prevenzione dei rifiuti della produzione. Tra il 2015 e il 2016 la crescita della produzione dei rifiuti urbani (+2%) è in linea con l’andamento degli indicatori soci-economici facendo, pertanto, riscontrare una sostanziale assenza di disaccoppiamento.

Tra il 2015 e il 2016 la produzione dei rifiuti urbani è cresciuta (+2%), in linea con l’andamento degli indicatori socio-economici; la produzione pro capite è stata di 497 kg per abitante per anno, con una crescita rispetto all’anno precedente, di 10 kg per abitante per anno.

Dal 2014 al 2015 la produzione nazionale dei rifiuti speciali è aumentata del 2,4% ed è il settore delle costruzioni e demolizioni che ha contribuito maggiormente.

rifiuti speciali

Nel 2016, la percentuale di raccolta differenziata si è attestata al 52,5% circa della produzione nazionale, con una crescita di 5 punti rispetto al 2015: nonostante l’incremento registrato, la raccolta differenziata ancora non raggiungeva l’obiettivo del 65% fissato per il 2012, mantenendosi ancora al disotto del 60% (obiettivo fissato per il 2011).

Lo smaltimento in discarica ha interessato il 25% dei rifiuti urbani prodotti.