La raccolta differenziata è indicatore di senso civico

In occasione del premio alla virtù civica “Panettone d’oro 2016”  è stata presentata la ricerca Ipsos che indaga sui valori sociali dei milanesi.
Per l’88% dei cittadini effettuare una raccolta differenziata corretta costituisce valore essenziale per vivere meglio: cresce infatti l’impegno per riciclare in maniera appropriata (60%). Milano non a caso è la metropoli italiana che raccoglie di più con oltre 80.000 tonnellate di carta e cartone raccolte nel 2015.

La ricerca Ipsos, condotta su un campione rappresentativo di oltre 990 persone e presentata il 5 febbraio presso il Comune di Milano da ComiecoAMSA–Gruppo A2A e da un panel di associazioni cittadine (Assoedilizia, Amici di Milano, Associazione SAO, Ciessevi, City Angels e Legambiente), mette sotto i riflettori etica e senso civico dei cittadini del capoluogo lombardo.
I dati emersi risultano interessanti: è pari infatti al 64% la percentuale di intervistati che reputa migliorato l’impegno quotidiano dei cittadini nel differenziare (dato in aumento rispetto al 2015). L’indagine si concentra poi sui benefici di una corretta raccolta, mostrando come per il 41% degli intervistati separare carta, vetro, alluminio, umido e plastica abbia come principale effetto quello di diminuire il livello di inquinamento generando anche la possibilità di un risparmio per la collettività (32% nel 2016, 29% nel 2015%).

Infine, per circa un milanese su quattro (tendenza in linea con il 2015) differenziare è un gesto che abitua i cittadini a pensare anche alla collettività. Per quanto riguarda i comportamenti individuali ritenuti più gravi dal punto di vista civico, cresce la riprovazione per l’abbandono dei rifiuti in luogo pubblico e per la falsa assenza per malattia mentre rimane al primo posto quella che per molti rimane l’abitudine più grave: corruzione insieme a oltre alla sempre presente evasione fiscale. Anche quest’anno tra le strategie da adottare per aumentare la cultura civica dei milanesi, la maggioranza dei cittadini (39%) preferisce la strada dell’educazione al rispetto della collettività piuttosto che quella coercitiva e del controllo. Rimane sempre molto gradita (due terzi degli intervistati) l’idea di un premio tra cittadini e associazioni impegnate e distintosi per cultura civica.

Fonte: www.comieco.org