Barricalla, anche quest’anno, sceglie la trasparenza, presentando la quarta edizione del suo Bilancio di Sostenibilità redatto in collaborazione con il Dipartimento di Management “Valter Cantino” dell’Università di Torino.
La presentazione, tenutasi il 12 novembre alla Scuola di Management ed Economia dell’Università di Torino, è stata caratterizzata da tre rilevanti interventi: dell’Avvocato Mauro Anetrini, presidente di Barricalla, della Professoressa Francesca Culasso, direttrice del Master D-ESG e del Professor Guido Saracco, già rettore del Politecnico di Torino e ospite speciale della serata, uniti da fil rouge della sostenibilità e dell’innovazione.
La sostenibilità, ha spiegato Mauro Anetrini, presidente di Barricalla, è un modello di sviluppo che soddisfa i bisogni presenti senza compromettere il futuro, fondato su tre pilastri: ambiente, economia e società. Da idea etica è divenuta principio giuridico e dovere collettivo, indispensabile per la libertà e la dignità umana. Citando Robert Kennedy, Anetrini invita a misurare il progresso non solo in termini economici, ma in ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
Stop the clock è il titolo dell’intervento di Francesca Culasso, direttrice del Master D-ESG, che ha invitato a fermarsi per riallineare il tempo della responsabilità con quello della sostenibilità. sottolineando che la sostenibilità non deve restare un obiettivo comunicativo, ma integrarsi nei processi e nelle metriche aziendali. Solo così le imprese possono trasformare valori ESG in comportamenti concreti, costruendo organizzazioni credibili, competitive e capaci di anticipare le sfide future.
Ospite speciale di questo appuntamento è stato il prof. Guido Saracco, già rettore del Politecnico di Torino e oggi anche divulgatore scientifico, in un’intervista pubblica di Alessandro Battaglino, direttore generale di Barricalla, ispirata al libro Tecnosofia scritto con Maurizio Ferraris, incentrato sul rapporto tra progresso tecnologico e felicità umana. Si è parlato di rischio di un “imbarbarimento” dovuto alla tecnocrazia e di necessità di conciliare innovazione e democrazia. In chiusura, una domanda sul futuro di Torino e dei suoi studenti, chiamati a costruire nuove prospettive in un contesto industriale in trasformazione.
IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DI BARRICALLA
L’edizione di quest’anno del bilancio di Sostenibilità assume un significato particolare: il 2024 è, infatti, l’anno in cui l’impianto principale ha esaurito le proprie volumetrie e in cui sono stati avviati i lavori di Barricalla2. Un nuovo impianto, sito a poca distanza da quello storico, autorizzato nel 2023 e oggi in fase di realizzazione. Il documento descrive il percorso tecnico, amministrativo e partecipativo che ha portato alla scelta dell’area e al progetto di Barricala 2, concepito per garantire continuità operativa, sicurezza ambientale e integrazione territoriale.
Un altro importante traguardo del 2024 è stata la valutazione ESG “Eccellente” (82/100), a conferma della solidità del modello di governance e della coerenza tra visione e azione. Partita da una cava abbandonata, oggi Barricalla si conferma come una dei più importanti strutture di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi d’Europa, considerata nel settore un punto di riferimento. Rappresenta inoltre un importante presidio ambientale e di legalità, che ha consentito, per più di 30 anni, di gestire correttamente ogni anno migliaia di tonnellate di rifiuti in modo sicuro, controllato e presidiato. Il Bilancio racconta, inoltre, l’impegno della Società nel monitoraggio ambientale, nel dialogo costante con le comunità locali e nel sostegno a iniziative sociali e culturali.
Il documento è stato redatto da un team di dipendenti accompagnati da alcuni docenti e ricercatori del Dipartimento di Management “Valter Cantino” – guidato da Paola De Vincetiis – che ne ha curato la metodologia, seguendo i criteri proposti del Global Reporting Initiative (GRI), metodo che è riconosciuto come il migliore per la trasparenza dei risultati e la responsabilità del team di lavoro. Come nelle precedenti edizioni, l’utilizzo degli Standard GRI ha permesso di rappresentare gli impatti economici, ambientali e sociali con un linguaggio riconosciuto a livello internazionale.
Oggi l’impianto originale ha terminano le sue volumetrie ma, parallelamente, non è esaurita la richiesta di spazi in cui stoccare in maniera protetta i materiali che non possono essere reimmessi nel ciclo produttivo. Per questo motivo nel 2022 è stato avviato il complesso e delicato iter che ha portato nel giugno 2023, dopo 599 giorni dall’istanza di presentazione, all’Autorizzazione Integrata Ambientale e, quindi, a Barricalla2. Un nuovo impianto, quindi, la cui sede è stata individuata dopo un atteso lavoro di analisi e comparazione. Una volta completata, la struttura sarà in grado di ospitare, complessivamente, 1.287.550 metri cubi di rifiuti. Nel marzo 2024 sono stati avviati i lavori di costruzione dell’impianto; il termine per la consegna dei primi due lotti è previsto per la primavera 2026.













