ECOMONDO – DAILY NEWS – 6 NOVEMBRE

IL MINISTRO GILBERTO PICHETTO FRATIN A ECOMONDO

In visita oggi tra i padiglioni della Fiera, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’attenzione istituzionale verso le tecnologie e le policy per l’economia circolare, ribadendo il ruolo centrale di Ecomondo e il suo impatto nazionale ed europeo.  “Possiamo dirci tra i primi Paesi al mondo nella capacità di riciclo: si parla tanto di terre rare e materie prime critiche ma il più grande giacimento che abbiamo sono i nostri rifiuti…”, ha spiegato. “La capacità di riciclo – ha aggiunto il ministro – si manifesta pienamente proprio in questa fiera, simbolo di innovazione e sostenibilità”.

MATERIE PRIME CRITICHE PER LA TRANSIZIONE VERDE E DIGITALE

Le materie prime critiche sono uno dei temi caldi sul fronte della transizione ecologica e digitale. Il CRM (Critical Raw Materials) Act europeo testimonia come l’accesso sicuro e sostenibile a questi materiali si stia trasformando in una pianificazione strutturata. L’Italia è stata il primo Paese a rispondere a questa misura. Quali i prossimi passi? E quale l’importanza di sinergie a livello europeo e internazionale? L’evento “Italy responds to CRM Act: re-starting from strategic projects”, presentato da Gian Andrea Blengini dell’Università di Torino, ha risposto a queste domande. Ai keynote speech di apertura di Francesco Tenuta (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e Serenella Sala (JRC) sono seguite due tavole rotonde a cui hanno partecipato: Francesca Salvemini (MASE), Daniele Spizzichino (ISPRA), Eugenio Salvaia (Imerys), Mario Jorizzo (ENEA) e Erika Ingvald Griffith (UNECE), Nello Li Pira (Stellantis), Claudia Baranzelli (OECD) ed Emiliano Tolusso (ERION).

L’IMPORTANZA DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’AFRICA

La quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum si è focalizzata sulle iniziative per l’energia pulita e sostenibile nel continente africano nell’ambito del Piano Mattei e dal programma “Mission 300”. Dopo i saluti iniziali del Professor Fabio Fava, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, e con la moderazione di Silvia D’Ovidio di RES4Africa, il Forum ha visto gli interventi di Fabio Massimo Ballerini, direttore Struttura di Missione per l’attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Fabrizio Lobasso (MAECI) e di Giulia Pinna (MASE). Subito dopo, Robin Hendrix del Gruppo della Banca Mondiale e Davinah Milenge Uwella della Banca Africana di Sviluppo hanno fornito una panoramica sull’impatto del Piano Mattei e della “Mission 300”. Nella successiva tavola rotonda, esponenti di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, RES4Africa, CDP, SACE, SIMEST e Banca Europea degli investimenti hanno dialogato sulle opportunità per promuovere partnership e investimenti verdi in Africa. Ha chiuso l’evento un’ultima sessione, moderata da Angela Giordano di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, che ha messo in risalto le best practices delle imprese che operano in Africa nel campo green and technology.

ECONOMIA CIRCOLARE, LE BUONE PRATICHE CHE CREANO VALORE NEL MANIFATTURIERO

Si è tenuto oggi l’evento “REUSE, REPAIR and ECO-DESIGN. The ‘magic’ circles of Circular Economy” che ha posto l’accento sugli approcci più “nobili” dell’economia circolare: riuso, durabilità, riparabilità ed ecodesign. L’evento, suddiviso in due sessioni, ha fatto il punto su aziende ed esperti che stanno generando valore attraverso la transizione verso queste soluzioni. La prima sessione ha fornito un’ampia panoramica sulle potenzialità dell’economia circolare, mentre la seconda si è concentrata sulla sua implementazione nel settore tessile. Durante l’evento sono intervenuti rappresentanti del mondo istituzionale e associativo (Commissione Europea, Regione Emilia-Romagna, Agenzia Europea dell’Ambiente, ERION) e accademico (SDA Bocconi, Università di Padova) insieme alle aziende (SPIN360, BOULANGER, eBay). 

CERTIFICATI BLU, NUOVA FRONTIERA DEL RISPARIO IDRICO

L’acqua è una risorsa fondamentale per la stabilità economica e ambientale di un Paese idro-esigente come l’Italia. Gestirla efficientemente è una priorità e i certificati blu possono diventare una delle chiavi per promuovere investimenti e una nuova cultura della sostenibilità idrica. A questo tema è dedicato il quarto Quaderno del Blue Book di Fondazione Utilitatis e Utilitalia, a cui hanno contribuito Bioreal, Hypercube e Gruppo CAP, presentato ad Ecomondo in anticipazione del nuovo Blue Book (marzo 2026). All’evento sono intervenuti: Mario Rosario Mazzola, presidente Fondazione Utilitatis, Annamaria Barrile, direttore generale Utilitalia, le On. Patty L’Abbate e Erika Mazzetti e rappresentanti di Hypercub, Bioreal e Gruppo CAP. In collegamento per le riflessioni conclusive, Enrico Pezzoli, amministratore delegato di Acea Acqua. Sempre a Ecomondo, nei giorni scorsi Utilitalia ha presentato la 6ª edizione dello studio “Rifiuti urbani, fabbisogni impiantistici attuali e al 2035” e il Rapporto di Sostenibilità “Il ruolo delle utilities nella costruzione di un futuro sostenibile”.

RICICLO ITALIANO TRA SFIDE E OPPORTUNITÀ

Sebbene l’industria italiana del riciclo sia un’eccellenza e una risorsa strategica per la decarbonizzazione, dal 2020 l’uso circolare di materia sta vivendo una fase di contrazione. Per rafforzare il ruolo strategico del settore e dare piena sostanza alla circular economy, il dibattito mira a colmare il divario esistente tra il livello di circolarità esistente nell’economia del Paese e quello desiderato, oltre ad esplorare la sua diffusione e applicazione. Di questo si è discusso durante il convegno “Le aziende alla prova dell’economia circolare“, organizzato da Assoambiente.  L’evento, introdotto da Chicco Testa, presidente di Assoambiente, e da Donato Berardi (REF), ha visto la partecipazione di key player istituzionali e industriali .

BLUE ECONOMY, L’IMPORTANZA DEI CLUSTER TRANS-MEDITERRANEI

L’evento “Blue Horizons: Trans-Mediterranean Cluster Collaboration for Innovation in Energy, Clean Tech, and Bioeconomy”, in tre sessioni verticali, ha analizzato l’importanza dei cluster della blue economy per stimolare l’innovazione e potenziare il sistema scientifico e industriale dell’area mediterranea: dalla rilevanza delle politiche e priorità governative per la cooperazione transnazionale tra cluster, con strumenti come l’Ocean Pact e il Pact for the Mediterranean, al loro ruolo nella collaborazione tra mondo accademico e industria e come abilitatori delle applicazioni industriali e della competitività del mercato nella Blue Economy. Al convegno, presieduto da Giorgio Ricci Maccarini e Sara Tedesco di Cluster tecnologico nazionale BIG e da Luca Marangoni di CINEA, sono intervenuti vari rappresentanti dei cluster del Mediterraneo.

Il programma eventi completo di Ecomondo 2025 è disponibile al link:

https://www.ecomondo.com/it/eventi/palinsesto-convegnistico/programma