LA SESTA EDIZIONE DI “KEEP CLEAN AND RUN” DA CORTINA D’AMPEZZO A TRIESTE RIMANDATA AL 3 SETTEMBRE MA CON DUE NOVITÀ SOLIDALI PER TUTTI

Keep Clean and Run, la corsa e campagna di comunicazione di Roberto Cavallo, quest’anno alla sesta edizione, nata per sensibilizzare contro l’abbandono dei rifiuti, si sposta a settembre (dal 3 al 10) e aggiunge alle motivazioni ambientali un messaggio e un contributo di solidarietà per chi è stato più duramente colpito dall’epidemia del Covid-19. Il percorso resta lo stesso già presentato il 5 marzo scorso, salvo restrizioni da parte delle autorità slovene (ma in questo caso verrà ritracciato completamente in Italia) e partirà quindi da Cortina per arrivare a Trieste toccando Veneto e Friuli e i luoghi della prima guerra mondiale.

In coerenza con il nuovo slogan “Keep Clean And Run for Peace” due sono le possibilità di contribuire concretamente utilizzando la sensibilizzazione dei cittadini a non abbandonare i rifiuti (comprese le mascherine e i guanti che purtroppo stiamo vedendo nelle nostre città!):

– La prima è la possibilità di vedere in streaming direttamente a casa propria il docufilm “Immondezza – la bellezza salverà il mondo” (2018) – https://vimeo.com/ondemand/immondezza- per la regia di Mimmo Calopresti vincitore, tra gli altri, dell’Awarness Festival di Los Angeles, che racconta la corsa di Roberto Cavallo tra il Vesuvio e l’Etna. Per ogni visualizzazione AICA donerà 2 euro.

– La seconda è rivolta a tutti i runner (e camminatori) che, nella settimana dal 3 al 10 settembre, vorranno accompagnare virtualmente Roberto Cavallo, correndo nella propria zona di residenza o dove si troveranno in quella settimana, raccogliendo i rifiuti che troveranno sul loro percorso e diventando così testimonial della manifestazione. Per ogni km percorso, documentato con uno screenshot dell’APP usata per monitorare il proprio tracciato e con una foto dei rifiuti raccolti, AICA si impegna a devolvere 1 euro al progetto solidale, detratti dal budget raccolto dagli sponsor dell’iniziativa (UNICREDIT, Greentire, Mercatino srl, Sartori Ambiente, Idealservice, Tetra Pak, Utilitalia, AlbaFisio, CONAI e i Consorzi di Filiera Comieco, Corepla, Coreve, Cial, Ricrea).

I fondi raccolti saranno destinati alla Caritas Italiana che sosterrà uno o più progetti di attenzione per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Per i dettagli e per capire come diventare testimonial e vedere il docufilm “Immondezza” è sufficiente collegarsi al sito www.keepcleanandrun.it dove si troveranno tra l’altro anche altre possibilità per donare e sostenere l’iniziativa.

Come ricorda Roberto Cavallo, eco-atleta e protagonista del KCR: “L’impegno di tutti in questo momento, anche con modalità a distanza, è per noi la priorità, così come la sensibilizzazione verso comportamenti nuovi e più rispettosi dopo questa fase di pandemia. Il mondo dopo deve essere più pulito e noi possiamo fare molto per contribuire a sensibilizzare e diffondere una nuova modalità di fruizione anche divertendoci e tornando a correre e raccogliere appena possibile. Per questi ringrazio anche i primi 36 testimonial che hanno aderito a oggi con entusiasmo a questa mia proposta”.

Mimmo Calopresti, regista di Immondezza, a sostegno di KCR ricorda che: “Immondezza è un piccolo film che racconta un modo diverso di vivere il territorio con cura e rispetto dell’ambiente. In questo momento difficile è bello che diventi anche portatore di un messaggio di solidarietà verso chi è più in difficoltà. Guardatelo, godetevi la bellezza e così facendo date anche un piccolo aiuto alla Caritas Italiana per sostenere chi è in difficoltà e sviluppare un nuovo progetto per il futuro”.

“Oggi più che mai – dichiara il Direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu -, di fronte all’emergenza della pandemia, risuonano attuali le parole di Papa Francesco nella Laudato si’: «Occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo». È necessario dunque unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale. Da qui l’invito a un’azione pedagogica, per creare una “cittadinanza ecologica” che non si limiti a informare ma riesca a far maturare e a cambiare le abitudini in un’ottica di responsabilità”.