TOP UTILITY, INVESTIMENTI A 11 MILIARDI. LA SFIDA ORA È LA TRANSIZIONE. VINCE IREN

Top Utility: crescono le utility italiane nel 2022, le 100 maggiori aziende di servizi pubblici valgono quasi 300 miliardi di euro (293 miliardi, +75% rispetto all’anno precedente), pari al 15% del PIL italiano, con investimenti per 11 miliardi. Sono però chiamate ad affrontare uno scenario macroeconomico e geopolitico molto complesso, tra l’impegno contro i cambiamenti climatici e i piani di investimento capaci di sostenerne la crescita.

Sono alcuni dei dati salienti dello studio “Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti” presentato il 13 marzo da Alessandro Marangoni, CEO di Althesys e capo del team di ricerca, nel corso del Top Utility, l’evento organizzato in collaborazione con Utilitalia che, come ogni anno, mostra lo stato dell’arte nei settori acqua, energia e rifiuti. L’appuntamento è molto atteso dagli operatori anche per i premi alle migliori società.

L’indagine – dice l’economista Alessandro Marangoni mette in evidenza la fase straordinaria che sta attraversando il settore. Da un lato, pare sempre più polarizzato tra grandi gruppi, anche internazionali, e piccole-medie utility locali, concentrate su uno o pochi business. Dall’altro, le imprese devono confrontarsi con un sistema complesso, soggetto a una rapida evoluzione dei mercati, delle policy e della regolamentazione, nel quale l’innovazione e la capacità di investimento giocano un ruolo crescente e discriminante. Transizione ecologica, qualità dei servizi per i clienti, digitalizzazione, ipertrofia normativa e regolatoria richiedono molteplici competenze e cospicui investimenti per un miglioramento delle performance ogni giorno più sfidante”.

Tutti i vincitori

La migliore utility italiana, secondo l’insieme dei parametri del modello di analisi di Top Utility, è Iren, che si aggiudica il premio Top Utility Assoluto. Della cinquina facevano parte anche Acque, CVA, Gruppo CAP e Marche Multiservizi.

Prima nella categoria ESG è Acque, nelle migliori figurano anche A2A, Brianzacque, Hera e Iren.

Per la Comunicazione si è distinto il Gruppo CAP (con Aimag, CVA, Enel ed Estra).

Per Ricerca e Innovazione ha vinto A2A (in cinquina con Acea, Hera, Iren e Smat).

Nella categoria Territorio e Comunità il riconoscimento è andato a Marche Multiservizi (in lizza con Acque, Brianzacque, Nuoveacque, Uniacque).

Per la voce Competitività ed efficienza il riconoscimento è andato ad Acinque (con Acque, Acquebresciane, Brianzacque e Silea).

Nella categoria Formare Talenti ha primeggiato Gaia Spa (con Estra, Iren, Marche Multiservizi e Nuove acque).

L’edizione Top Utility di quest’anno è stata promossa da Althesys in collaborazione con
Shared Value Institute, Targa Telematics e Utilitalia.