TARIP …dove vai se le MISURE non hai

L’ampio confronto generato dal Decreto TARIP sta facendo emergere che in realtà il DM non dice nulla di nuovo rispetto a quello che alcune eccellenze italiane applicano da più di 10 anni.

Sul Decreto TARIP del 22.05.2017 è stato scritto di tutto e di più e quindi, quando a conclusione di una lunga spiegazione, la domanda diventa ancora “ma cosa devo fare per applicare la TARIP?” non resta che ripetere lo slogan, assunto a mantra: copia umilmente da chi lo sta facendo, rischierai di sbagliare poco.

Nel provare a copiare e quindi mutuare le buone pratiche, si scoprono alcuni aspetti su cui vale la pena riflettere e che proviamo qui a sintetizzare:

  • I Comuni Italiani che applicano una Tariffa Corrispettiva (costo del servizio proporzionale all’utilizzo) sono meno di 250 su 8.000.
  • Questi stessi Comuni fanno pagare ai cittadini mediamente la metà della media nazionale per un servizio molto migliore.
  • Il modello di Governance applicato nei casi di eccellenza, è quello dell’Azienda In House che gestisce tutta la filiera.
  • La filiera è sintetizzabile in 4 fasi: creazione, gestione ed aggiornamento della banca dati, consegna dei contenitori e gestione dei dati della raccolta, progettazione, gestione e monitoraggio del Servizio Raccolta, Tariffazione e riscossione.
  • La gestione delle 4 Fasi della filiera è un processo di tipo Industria 4.0 che nulla ha a che fare col modello burocratico statale della gestione del Tributo Patrimoniale.
  • Il Modello di Gestione TARIP richiede un approccio imperniato sul come ottimizzare il Servizio di Raccolta ed ottenere una misurazione certa del Servizio Erogato; ne discende che il vero problema non è calcolare la Tariffa ma arrivare ad avere i dati (letture) per poterla calcolare.
  • In un modello di tipo Industria 4.0, è strategico un sistema ICT fortemente integrato che progetta (i percorsi), monitora (quantità e qualità delle letture), individua le anomalie in tempo reale (mancate letture) e risolve le problematiche anticipando le contestazioni.
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