In Polonia si gioca molto del futuro del Pianeta. L’attenzione degli ambientalisti è alta. Sostiene Mauro Albrizio, responsabile dell’ufficio europeo di Legambiente: “Non è ammesso un fallimento e molto dipenderà dalla leadership che l’Europa saprà mettere in campo. Serve un forte protagonismo europeo in grado di superare il minimalismo della presidenza polacca e consentire ad un’Europa coesa di essere il perno di una “Coalizione di Ambiziosi”, con il pieno coinvolgimento e supporto della Cina, in grado di ricreare lo spirito di Parigi. Una sfida che l’Europa può e deve vincere non solo per il successo di Katowice, ma soprattutto per accelerare la decarbonizzazione dell’economia europea e vincere la triplice sfida climatica, economica e sociale, creando nuove opportunità per l’occupazione e la competitività delle nostre imprese”. Per l’associazione è necessario raggiungere l’obiettivo delle “zero emissioni nette entro il 2050 a livello globale”.

“Dobbiamo fare in modo che queste negoziazioni non deludano le aspettative – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del WWF Italia -. La COP24 deve consolidare la spinta che si è generata nel 2018 e porre le fondamenta per il successo del vertice del Segretario Generale delle Nazioni Unite nel 2019, per rafforzare gli impegni sul clima e le azioni di cui il mondo come lo conosciamo ha bisogno per la sua sopravvivenza. Senza un’ambiziosa e drastica azione sul clima sarà impossibile mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C ”.