POLIECO FIRMA UN PROTOCOLLO DI INTESA per UNA INNOVATIVA SPERIMENTAZIONE

Si è tenuta il 26 settembre, presso gli uffici del PolieCo, Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene, la prima riunione operativa che segue la firma del Protocollo di intesa con il Consorzio Ecoped e la società Pegaso Ambiente che il Consorzio ha stipulato il 17 settembre, ad Ischia, durante i lavori dell’VIII Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei rifiuti.

Scopo della riunione è stato quello di definire un crono programma delle attività da mettere in campo per dare attuazione al Protocollo stesso, finalizzato al riciclaggio delle plastiche contenute nei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), attività che ben si inserisce fra le tante azioni messe in campo dal PolieCo per la diffusione di buone pratiche ambientali per la concretizzazione della Circular Economy.

L’iniziativa prende le mosse dalle difficoltà del sistema RAEE di avviare a riciclaggio le plastiche provenienti dai propri impianti di recupero, difficoltà che nascono dalle quantità variabili presenti nei RAEE (comunque fra il 15 e il 30%) e dall’ampia varietà di famiglie polimeriche coinvolte come: polipropilene (PP); polistirene o polistirolo (PP); Policarbonato (PC); Acrilonitrile Butadiene Stirene (ABS); polivinilcloruro (PVC) e altre sia di tipo termoplastico che termoindurente. Un altro aspetto problematico è dato dalla presenza di sostanze chimiche dette “ritardanti di fiamma” (RF) il cui scopo è quello di impedire la propagazione di una combustione accidentale nei circuiti elettrici delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tali sostanze, costituite da composti bromurati, se liberate allo stato gassoso (ad esempio in conseguenza di processi di riciclo meccanico) risultano tossiche e cancerogene per l’uomo.

A questo punto i primi step di attuazione del Protocollo prevedono l’individuazione di 2 piattaforme di trattamento RAEE fra quelle di competenza del Consorzio Ecoped e di analoghi impianti di riciclo di rifiuti plastici a cura del PolieCo; seguirà quindi la verifica del sistema impiantistico (effettuata congiuntamente dai tre soggetti firmatari) e la verifica di sussistenza di alcuni requisiti minimi che saranno individuati da un apposito Tavolo tecnico. Infine, si procederà alla individuazione delle migliori tecnologie possibili che avranno come finalità comune quella di consentire agli impianti di riciclo di lavorare unicamente sulle plastiche leggere (PP – PE – ABS) provenienti da piattaforme RAEE.

Fonte: Ufficio Comunicazione Polieco