Rifiuti – Cingolani: per ora i termovalorizzatori che abbiamo bastano

“Finché non avremo risolto il problema della gestione dei rifiuti al Sud, i termovalorizzatori che abbiamo in Italia bastano. E’ ovvio che se la scelta dopo è avere ogni giorno migliaia di camion che portano l’immondizia a centinaia di chilometri di distanza, allora lì bisogna rivedere qualcosa. Ma ci sono ben altri problemi alla base che dobbiamo risolvere”.

Lo ha detto stamani a 24 Mattino su  Radio 24 il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Abbiamo nel Pnrr la formula magica del rifiuto – ha detto ancora il ministro – che è 65-10-25: 65% riciclato, 10% in discarica e 25% umido che va riutilizzato (come fertlizzante compost, n.d.r.). In alcune regioni siamo a questi livelli. Se il sistema funzionasse in maniera coerente, noi dovremmo far sparire le discariche. Diversi paesi europei ne stanno già riducendo il numero. Abbiamo alcune zone in Italia dove purtroppo la gestione del rifiuto non è altrettanto sana. Dobbiamo tenere fede alla nostra promessa 65-10-25, come scritto nel Recovery Plan, e aiutare queste regioni a recuperare il giusto ritmo”. “Se non ci riusciremo, dovremo per forza fare qualche conto – ha concluso Cingolani a Radio 24 -. I termovalorizzatori in questo 65-10-25 hanno una parziale utilizzazione. Ce ne sono in Italia che funzionano e fanno parte della filiera”.

Su direttiva plastica trovato l’accordo con la Ue

Sulla direttiva europea SUP (Single Use Plastic), che mette al bando alcune plastiche monouso ed è stata criticata dall’Italia, “l’accordo con Bruxelles è già trovato. Il problema non c’è, grazie a un’interlocuzione più tecnica che politica, che fa bene a tutti”.

Emergenza a Roma

Sull’emergenza rifiuti a Roma “spero di dare qualche buona notizia a breve. Abbiamo identificato alcune strade e ci stiamo lavorando in queste ore con Regione e Comune”.