PER I VENT’ANNI DI ECOMONDO UN AMARCORD CHE GUARDA AL FUTURO

Vent’anni di Ecomondo, 20 anni di un avvenire. Non poteva essere più calzante il titolo della festa con cui, ieri sera, Italian Exhibition Group ha festeggiato, alla Fiera di Rimini, la ventesima edizione della manifestazione dedicata alle tecnologie “green” e all’economia circolare. Una grande “famiglia” si è riunita nella hall centrale della Fiera di Rimini dove, dopo un’emozionante spettacolo di danza acrobatica, hanno preso la parola i protagonisti di una sfida iniziata nel lontano 1997: il presidente di IEG Lorenzo Cagnoni, Edo Ronchi, attuale presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e all’epoca Ministro dell’Ambiente, Claudio Galli, oggi dirigente del Gruppo Hera, all’epoca in Amia, il professor Luciano Morselli, pastpresident del Cts e Alessandra Astolfi, group brand manager di Ecomondo. La prima edizione di quella che all’epoca si chiamava Ricicla si tenne dal 16 al 19 ottobre 1997. Furono 230 le aziende presenti, 16.000 i visitatori. All’ultima edizione, quella 2015, per avere un metro di paragone, i visitatori sono stati oltre 103mila visitatori, le imprese espositrici 1.200.

Quello di mercoledì sera è stato un amarcord che si è concluso con la foto ricordo assieme ai rappresentanti delle aziende, associazioni e istituzioni che dalla prima edizione ad oggi hanno accompagnato una fiera frutto di una intuizione azzeccata e per nulla scontata: quella di scommettere sui temi dell’ambiente e della sostenibilità in un’epoca in cui stavano solo affacciandosi nell’agenda della politica, dell’economia, della cultura sociale. Era l’epoca in cui il governo italiano, con l’allora ministro Ronchi, introduceva decreti che solo più tardi si sarebbero tradotti fattivamente in nuove pratiche e in nuova cultura ambientale. Lo ha ricordato, ieri sera, Ronchi stesso: “In quel periodo creare un Expo delle imprese dedicate al riciclo dei rifiuti sembrava avventato”. Basti pensare che ben il 90% dei rifiuti prodotti in Italia finiva in discarica. La produzione italiana ammontava a 100 milioni di tonnellate. Appena il 4% veniva riciclato. Il 6% finiva nei termocombustori.

Merito della fiera di Rimini, e del suo presidente Lorenzo Cagnoni che fin dall’inizio vi aveva creduto, avere puntato su un progetto che ha portato ad avere a Rimini la fiera che oggi rappresenta il punto di riferimento e di incontro della green economy e che dimostra di sapere stare ancora oggi – puntando i riflettori sul nuovo concetto di circular economy – con lo sguardo rivolto al futuro. “Ecomondo – ha sottolineato il presidente Cagnoni – è un progetto che Rimini ha ideato, sul quale abbiamo scommesso all’epoca, e che ha avuto certamente un percorso positivo”. “Abbiamo creato un appuntamento di cui andare fieri – gli ha fatto eco Alessandra Astolfi – Ora andiamo avanti, guardiamo al futuro”.

Fonte: Ufficio stampa Rimini Fiera