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VERDE URBANO SCENARI deleteria idea che “il verde sia solo un modo dispendioso per occupare suolo prezioso”? Villa cerca di rispondere allineando i suoi or- mai leggendari interventi sulla nostra rivista secondo cinque macroaree tematiche, corri- spondenti ad altrettanti capitoli del volume: Il sistema del parco diffuso, Il mio parco, Ri- sorse, funzioni, opportunità, composizione e sistemi (saper fare), Per un verde solido. Pianifi care la solidità Il primo capitolo raccoglie le esperienze e le proposte sui sistemi a vasta scala, ed è dedica- to alle capacità di pianifi care e programmare, perché la solidità non è solo una questione di disegno, ma si costruisce anche a partire dalle idee. Le sottoaree di questo capitolo, che raccolgono ciascuna un numero variabile di articoli, sono Pianifi care il verde urbano, Paesaggio di mille giardini, Un piano giardi- 57 no per il paesaggio, Parchi tascabili, Piante igiene urbana e asfalto, Spiragli di una città, Un paesaggio igiene urbana ottobre-dicembre 2012 per Expo 2015, argomento, quest’ultimo, di stringente attualità per Milano ma, in gene- rale, per tutto il nostro Paese. Riappropriamoci nel dettaglio il concetto di solidità. “Si tratta e per disfare. Ciò che rimane, alla fi ne, è dei nostri parchi! –dice Villa- di cercare i modi in cui gli spazi un quadro, uno schema per procedere in Il mio parco (capitolo 2) non intende essere pubblici possano diventare più appetibili ai un campo tanto vasto. Una chiave interpre- un invito a vedere con egoismo i posti che cittadini, andare loro incontro, per ottenere tativa, insomma. abitiamo e di cui fruiamo. Tutt’altro: il richia- spazi più usati e usati meglio. “Le esperienze mo è ad appropriarsi degli spazi comuni che, qui raccolte, per la verità non molto note Chiuso un cerchio, se lasciati a loro stessi, rischiano il degrado nemmeno nel settore, sono raccontate per se ne apre un altro e l’abbandono. La condivisione e la parteci- sottotemi: La sponsorizzazione del verde La parte fi nale, Per un verde solido, chiude il pazione, dunque, sono essenziali per con- pubblico, Un evento per fare parco, Verde cerchio ed ha un sapore, per così dire, pro- tribuire a rendere lo spazio pubblico solido privato, risorsa dello spazio pubblico, Fore- grammatico. Qui si analizza ciò che dovrebbe e meno soggetto a fenomeni degenerativi, stazione come giardino, Cave in città: scarti essere, a partire da ciò che… non è come dunque anche più piacevole, confortevole e di pregio, La città per il gioco, La natura dovrebbe. Ma lasciamo parlare l’autore: “La sicuro. Il capitolo comprende le sottosezioni ci aiuta, Orti urbani per coltivare la socie- fine è questo capitolo, dove evidenzio le Arte in città e nella natura, Sentirsi sicuri, tà, Nuovi modi di usare piazze e parchi. Il caratteristiche del verde che mi piacerebbe Crescere con la natura, Chiudere il verde a capitolo successivo, il quarto, è dedicato vedere. Vedo molte cose belle e le fotografo. chiave, Il paesaggio della sosta, La città che al saper fare. Una parte a vocazione molto Ho migliaia di foto che raccontano di cose cura, La paura vien dal parco, Quanto ci pratica, che cerca di rispondere alla doman- belle. Ne ho qualche decina che raccontano manca il lupo. da: cosa bisogna sapere per “fare paesag- cose brutte. Questo capitolo comincia pro- gio”?”. Lungi dal pretendere un’impossibile prio con alcuni scatti critici che mostrano Il verde urbano fra possibilità esaustività, questa sezione propone, come delle imperfezioni (Parchi imperfetti). Ma e risorse le altre, una serie di esperienze pratiche e poi c’è una seconda parte dove le propo- Il verde urbano, d’altra parte, può e deve idee che riguardano L’acqua per lo spazio ste diventano più concrete (Parchi solidi). E essere visto e vissuto anche come risorsa, pubblico, Coprire di verde, Nuovi materiali addirittura c’è una terza parte che guarda potenzialità. Questo il senso della parte per il giardino, Luci della città, I segni del all’immediato futuro (Per un verde solido). terza, Risorse, funzioni, opportunità, che deflusso, Un giardino sul muro, Sotto le Con questo capitolo, si chiude un cerchio e indaga nel vivo del progetto, analizzando scarpe, Muovere la terra, Arredo per fare se ne apre un altro”.