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terza pagina lettura lo sgombero dei rifuti umani di Guido Viale Portando al parossismo alcuni vi si era inoltrato e non aveva fatto più vendo una leva compare sullo schermo un uomo d’affari, impegnato tutto il giorno ritorno. Dopodiché il cunicolo era stato tratti distintivi della nostra chiuso e nascosto dietro un pannello della nel fare affari, sempre più indaffarato, epoca, Dino Buzzati ritrova in fermata di Piazza Amendola della linea 1. sempre più incalzato, mano a mano che un inferno che formicola sotto Recatosi sul posto Buzzati constata che il la leva si muove, dai suoi incontri, dalle la città di Milano il filo rosso cunicolo effettivamente c’è e vi si inoltra sue telefonate, dai suoi impegni: fino ad assumere un ritmo parossistico che lo da solo. Arrivato a una scaletta, la risa- che accomuna il trattamento dei le e si ritrova in mezzo a una città che porterà all’infarto. Il secondo paradosso è nostri rifiuti a quello dei vecchi assomiglia in tutto e per tutto a Milano, la solitudine: nel mezzo di una città supe- 20 che “non servono più”. ma anche a qualsiasi altra città del mon- raffollata persone che vivono in famiglia non parlano con nessuno, non frequenta- do. Ma che di sicuro non è una città di questo mondo, perché a Milano, da dove no nessuno, non sanno niente degli altri, igiene urbana igiene urbana gennaio-marzo 2012 Viaggio agli inferni del secolo è una spe- era entrato nel cunicolo, era notte fonda, non si interessano di loro e nemmeno di cie di romanzo breve pubblicato nel 1966 mentre lì era giorno. La strada in cui si sé. Il quarto paradosso è l’automobile; da Dino Buzzati (autore del famoso Il ritrova è intasata da un ingorgo tanto fitto anzi la frenesia di Buzzati trasformatosi deserto dei Tartari) insieme a una rac- che gli automobilisti, che sembrano nor- in un possessore di automobile che ama colta di racconti dal titolo Il Colombre, mali esseri viventi, stanno fermi al volante solo il volante, non rispetta le regole né oggi disponibile tra gli Oscar Mondadori della loro auto e non riescono nemmeno a la vita altrui, vive solo per sorpassare e in un’edizione del 2012. uscirne perché i veicoli sono troppo am- schiacciare tutti gli altri. Come dice il titolo questo Viaggio è un massati gli uni accanto agli altri (Buzzati Ma il terzo paradosso è l’Entruempelung, reportage immaginario scritto in prima scrive questo testo negli anni ’60, ma era lo sgombero. Qui, a essere sgomberati, persona da Buzzati, inviato di punta del già perfettamente consapevole della pie- e buttati via insieme ai rifiuti quotidiani Corriere della sera, in una zona dell’in- ga che avrebbe preso la vita urbana nei della città, sono i vecchi: tutte le persone ferno a cui si accede da Milano attraverso cinquant’anni successivi). che raggiunta una certa età non servono un cunicolo scoperto per caso – e subito Qui il reporter, mentre osserva quel caos, più né come produttori e lavoratori né richiuso – durante i lavori di scavo per la viene agganciato da una distinta signora, come consumatori. La gente li vede butta- costruzione della linea a1 della metropo- che lo riconosce subito come un corpo ti via nei sacchi della spazzatura, accanto litana. Il carattere irreale di tutto il rac- estraneo e si rivelerà poi il capo delle ad altra spazzatura, e né si stupisce né conto viene reso esplicito fin dall’inizio diavolesse. Costei lo conduce in cima a si indigna. Anzi, la cosa più naturale che attraverso la datazione della missione: un grattacielo, in un ufficio frequentato trova da fare è infierire su di loro perché “era il 37 aprile”. Buzzati viene convocato dalle sue collaboratrici, anch’esse diavo- si tolgano il più presto possibile dai piedi. dal direttore del Corriere, che, dopo es- lesse (i diavoli maschi qui non esistono). Che questa sia in città – in questa città- sersi fatto molto attendere e dopo molte Dalle finestre dell’ufficio si può osservare mondo – un’usanza consolidata è noto a tergiversazioni, gli propone un servizio quella strana città che è Milano, ma anche tutti. Alcuni tremano vedendo approssi- speciale che potrebbe essere un grande Londra, Parigi, New York, Bangkok, ecc. marsi la vecchiaia, perché sanno che cosa scoop: un operaio – che poi si scoprirà Poi le diavolesse cominciano a metterlo a li aspetta. Altri vivono tranquilli, certi che essere un tecnico specializzato - addetto contatto, attraverso un grande schermo, mai e poi mai i loro parenti più giovani alla costruzione della metropolitana, du- con quelli che sono i paradossi della vita accetterebbero di sbarazzarsi di loro. Ma rante i lavori aveva scoperto un cunicolo moderna, che è appunto l’inferno. In non è così. Che cos’è l’Entruempelung? misterioso. Inoltratosi insieme a un colle- seguito gli affideranno un appartamen- “E’ la festa della pulizia. Fuori, fuori tut- ga al suo interno aveva gettato un occhio to, permettendo di aggirarsi per quella to quello che non ci serve più. Lo scara- su un panorama che, tra molte reticenze, strana città. ventiamo sulla strada. Mobili, libri, carte, confermava essere l’inferno. Il suo collega Il primo paradosso è l’accelerazione: muo- cianfrusaglie, cocci, un mucchio così. Poi