Page 33 - copertina_1_12.indd
P. 33
città e polveri sottili scenari nura Padana, che si conferma ancora una volta l’area più critica, un’area dove solo sei città si salvano dalle polveri fini. Tutti i capoluoghi lombardi hanno superato il “bonus” dei 35 giorni, in Piemonte si salva solo Verbania, in Veneto Belluno, Cesena freni e del manto stradale, che in buona gono il treno. Le condizioni del servizio in Emilia Romagna e Gorizia in Friuli Ve- parte finiscono nei nostri polmoni. ferroviario e dei treni sono continuamente nezia Giulia. “Al traffico – commenta Rossella Muro- peggiorate dai continui tagli delle risorse e E se diminuiscono le città che hanno su- ni, direttore generale di Legambiente - si dei collegamenti, le difficoltà di muoversi perato più di 25 volte il valore giornaliero risponde troppo spesso con interventi in città una volta usciti dalla stazione, ren- dell’ozono, ci sono 18 città in cui i supera- occasionali di emergenza, come blocchi dono il treno poco appetibile come mezzo 33 menti sono stati più del doppio di quelli del traffico o targhe alterne, che possono di trasporto. Eppure aumentare di mille igiene urbana concessi, e, tra questi, a Lecco, Mantova servire a qualcosa solo se programmati in unità i treni in circolazione o investire a igiene urbana gennaio-marzo 2012 e Novara addirittura più di tre volte. È in modo continuo nel tempo e associati a lungo termine per portare i passeggeri ad leggera crescita anche il numero di città provvedimenti quali il pedaggio urbano. almeno 4 milioni, porterebbe benefici non che non rispettano i limiti del biossido di L’Area C recentemente introdotta a Milano solo alla qualità della vita, ridurrebbe le azoto. Come fronteggiare questa dramma- è, ad esempio, un’iniziativa che va in que- congestioni da traffico, e comporterebbe tica situazione di inquinamento dell’aria sta direzione e che si dimostrerà tanto più un risparmio di emissioni in atmosfera sti- che respiriamo ogni giorno? efficace quanto più convincerà i milanesi a mate da Legambiente in una riduzione dal Gli analisti di Legambiente non hanno usare maggiormente i mezzi pubblici e la 3,3% al 5,5% di PM10. dubbi: le cause dell’inquinamento atmo- bicicletta. Sarebbe auspicabile integrarla Dall’analisi emergono, infine, anche alcu- sferico sono chiare e conosciute da tem- con misure su zone più estese. Il tutto, ni spunti positivi che inducono a essere po. Analizzando il dettaglio cittadino delle poi, va coordinato a livello nazionale da un moderatamente ottimisti verso il prossimo fonti di emissione, si vede come il con- Piano di risanamento della qualità dell’aria, futuro. Se si guarda, in particolare, ai dati tributo del traffico veicolare sia rilevante che ancora si fa attendere, e al quale si de- sulla progressiva graduale penetrazione di per le polveri fini (come a Roma, Milano, vono associare altre misure come quelle isole pedonali, zone a traffico limitato e Palermo e Aosta) e ancora di più per gli sul riscaldamento che in molte città contri- piste ciclabili in aree urbane, praticamente ossidi di azoto. Un’altra fonte sempre buisce in maniera sostanziale all’aumento inesistenti negli anni ottanta e novanta, si più influente in città è quella dei riscal- dell’inquinamento dell’aria. La soluzione evince qualche segnale incoraggiante. damenti, che in alcuni casi supera anche è possibile, richiede però più coraggio da Nel 2000 per ogni abitante in Italia c’erano il contributo delle automobili, come ad parte degli amministratori e più responsa- 0,17 metri quadrati di isola pedonale, 2,4 esempio a Bolzano, Trento, Cagliari. E bilità da parte dei cittadini”. metri quadrati di ZTL ed esistevano solo scendendo nel dettaglio delle emissioni Le proposte dell’Associazione ambienta- 1.200 km di piste ciclabili. Nel 2010 questi che provengono dalle diverse categorie lista non si fermano qui; per limitare le numeri sono rispettivamente saliti a 0,34 e di veicoli, sempre le automobili figurano auto in città, si legge nel Rapporto, servo- 3 metri quadrati, mentre le piste ciclabili come le peggiori “inquinatrici”, e sebbene no serie politiche di mobilità sostenibile e hanno toccato quota 3.227 km nei centri sul mercato compaiano modelli di auto di potenziamento del trasporto pubblico urbani. sempre più efficienti e alcuni progressi locale, ma si deve pensare più seriamente Primi segnali positivi, che però neces- siano stati fatti sulla riduzione degli inqui- anche al modo di ridurre il flusso del traf- sitano di nuove e più incisive politiche nanti che escono dai tubi di scappamento, fico pendolare in entrata nelle città. Sono nazionali e locali di mobilità sostenibile e non vanno sottovalutate quelle 9mila ton- circa 11 milioni le persone che ogni giorno contenimento delle emissioni inquinanti nellate di polveri a livello nazionale che si spostano per recarsi al lavoro o ai luoghi per migliorare la qualità dell’aria che ogni derivano dall’usura degli pneumatici, dei di studio, e di questi solo 2,8 milioni scel- giorno respiriamo.
   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38