Page 32 - copertina_1_12.indd
P. 32
scenari città e polveri sottili le città italiane soffrono di “mal’aria” di Marco Catino La maggioranza delle città italiane polveri sottili nell’atmosfera segnalati dal- superamenti annuali del limite giornalie- ro di protezione della salute umana per le centraline di rilevamento disseminate capoluogo di provincia presenta nei centri urbani. molte di queste 55 città. Se per ipotesi le concentrazioni di polveri sottili Nel 2011, secondo la classifica di Legam- città potessero accumulare dei “debiti di superiori alla soglia consentita. biente “PM10 ti tengo d’occhio”, sono state emissione”, ovvero utilizzare in anticipo i L’automobile ne è la principale 55 (sulle 82 monitorate) le città che hanno 35 superamenti concessi ogni anno, Torino esaurito i 35 superamenti all’anno del li- non potrebbe più andare oltre i 50 µg/m 3 fonte, nonostante i progressi mite di legge giornaliero per la protezione per almeno tre anni e mezzo, Milano e Ve- registrati nelle emissioni dei umana dal PM10. Torino, Milano e Verona rona per 2 anni e otto mesi, Alessandria e 32 veicoli. Qualche speranza dal sono le prime tre città in testa a questa Monza per 2 anni e mezzo, altre 6 città per forte sviluppo delle aree pedonali, particolare classifica, rispettivamente con oltre due anni; senza parlare delle preoc- igiene urbana delle ZTL e delle piste ciclabili. 158, 131 e 130 superamenti registrati nella cupanti variazioni registrate nel passaggio igiene urbana gennaio-marzo 2012 centralina “peggiore” della città. Il numero da un anno al successivo. In alcune città dei capoluoghi fuorilegge è aumentato ri- lo smog ha tolto ai cittadini fino a due La cronica malattia di cui soffrono le città spetto allo scorso anno (erano 47 su 86), mesi di aria respirabile rispetto al 2010, italiane, ovvero la pessima qualità dell’aria, ma quello che più preoccupa è l’entità del come è successo a Cremona e Verona, non accenna a placarsi. I principali impu- fenomeno e il numero impressionante di casualmente due città dell’area della Pia- tati sono le polveri sottili: PM 10 e PM 2,5, ovvero il particolato formato da particel- le con dimensioni inferiori ai 10 e ai 2,5 micron (1 micron corrisponde a 1 mille- simo di millimetro). Nel 2011, il 67% dei capoluoghi di provincia non ha rispettato il limite consentito di superamenti della soglia di PM10, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Crescono, inoltre, le dimensioni degli sforamenti. Ed è una vera e propria emergenza, perché il particolato emesso dagli scarichi delle autovetture, dagli impianti di riscalda- mento e dai processi industriali è sostanza altamente dannosa per la salute umana a causa della sua capacità di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio. L’allarme viene lanciato da Legambiente nel consueto Rapporto “Mal’aria di città 2012”, il barometro annuale che misura il livello di inquinamento atmosferico e acustico delle nostre città. La classifica, che Legambiente stila dal 2006, propone una graduatoria dei capo- luoghi di provincia in base al numero dei giorni di superamento della presenza di