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tecnologIe Il mondo della bIcIcletta Il bike sharing È stato inventato nel 1989 da Pedro Kanof. Oggi Kanof avverte che il modello di con- divisione delle biciclette potrebbe essere superato. Avendo però perso il brevetto, non può essere del tutto oggettivo sull’ar- gomento. Secondo la sua teoria, la tenden- za è verso l’acquisto della bici e non il nolo. Oggi i costi delle bici sono tutt’altro che proibitivi, mentre i costi di gestione soppor- tati dalle Amministrazioni cittadine sono altissimi (arrivano a pagare fino a 2.500 euro all’anno per il noleggio di ogni bici!). Il nuovo progetto di Pedro Kanof prevede La comodità della pavimentazione è fondamentale. L’asfalto materiale migliore, come il cemento un sistema di stazioni di sosta per lasciare lisciato e le pavimentazioni rigide e continue in genere. Più scomodi gli autobloccanti, le lastre di le bici private, senza problemi “Per le bici, il pietra, i cubetti, l’acciottolato. Le strade storiche, nobili e ricche di memoria, sono spesso scomo- futuro è il parcheggio in afftto”.Il successo dissime. Milano, strada in calcestre: un buon compromesso tra estetica e funzionalità. dipenderà ancora una volta dal prezzo. 38 molteplicità, accettare tutti, ma guidare le scelte. igiene urbana igiene urbana aprile-giugno 2012 L’uso della bicicletta non può essere esclusiva- mente un atto spontaneo, e in ogni caso non è suffciente per migliorare da solo il paesaggio urbano. Il processo deve essere accompagnato da una serie di attività presso la popolazione e una serie di nuove regole. Fra queste certamen- te la limitazione della velocità delle automobili. Riducendo la velocità massima delle zone resi- denziali a 30 km/h o meno, si ottengono zone più sicure. Altre zone saranno completamente libere da traffco: sensi unici, strade a fondo cieco con percorrenza limitata alle auto ma non Rotaie e lastre in pietra non sono il massimo per le bici perché rappresentano un grande pericolo. alle bici, in modo che ne sia facilitata la scorrevo- Soprattutto quando sono bagnate o coperte da una leggera nevicata. lezza. Nessuna strada a scorrimento veloce pas- serà al centro delle città e sarà ridotto il numero Piacenza: buone pratiche Piccoli rimedi per grandi dei parcheggi nei centri per i non residenti. In e indicazioni trasformazioni culturali generale si potranno sostituire i parcheggi auto Piacenza è una città in zona bicicletta. Qui si pos- Secondo gli obiettivi di Eugenio Galli di Ci- con parcheggio bici, soprattutto in prossimità sono anticipare alcune condizioni che nascono clobby, per ottenere una ciclabilità sicura e dif- dei sistemi di scambio bus-bike. dal rapporto tra un uso intenso della bicicletta e fusa, occorre fare della bici un gesto quotidiano la qualità del paesaggio urbano. La prima conside- e non eroico. Ritengo che non serva attrezzare razione l’avevamo già segnalata nel numero pre- una città a misura di bici, ma sia indispensabile cedente di questa rivista: non sempre l’aumento facilitarne l’uso. Non è un’inezia. Signifca che la della ciclabilità corrisponde a un miglioramento città non deve cambiare carattere per accettare del paesaggio urbano. A Piacenza, abbiamo visto la bicicletta. Deve solo fare in modo che questa come l’uso della bici in prossimità dei punti di non si senta un corpo estraneo, come per il re- scambio, in particolare la stazione ferroviaria, sto degli altri sistemi di trasporto, che la biciclet- L’articolo continua su provochi congestioni. Il cattivo uso dei sistemi ta va ad integrare. Fare una città a misura di bici www.gsanews.it disponibili di parcheggio, le cattive abitudini di invece signifcherebbe adeguare, rileggere ogni trascurare le regole, trasformano un sistema vir- elemento per adattarlo alla bicicletta. Ma una sezione igiene urbana tuoso in una modalità censurabile. città deve mantenere il più possibile la propria
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