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tecnologie Bicicletta e paesaggio il paradiso a portata di pedale di Paolo Villa Annotazioni professionali, appassionate e semiserie di un ciclo-paesaggista, ciclo-turista, ciclo-pellegrino, ciclo-bighellone, ciclo-viaggiatore, ciclo-pendolare. Nelle prime parti di questo articolo, pubblicate 62 nei numeri precedenti, ho tracciato un flo tra i molteplici aspetti che riveste la rivoluzione della bicicletta in città. In questa seconda parte, rac- igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2012 conto di un passaggio ulteriore e complemen- tare, ovvero come la bicicletta possa connettere le città tra loro ed estendere il suo benefcio anche al tempo libero, al turismo locale, fno a risvegliare risorse ormai dimenticate. La bici non più mezzo di divertimento ma mezzo di trasporto a tutti gli effetti e in tutte le condizio- ni e le direzioni, ci conduce a scoprire nuovi Foto1 - Malles, Val Venosta. La ciclabile aderisce perfettamente a un paesaggio d’incanto, mante- paesaggi. Vicini ma sconosciuti. Le domeniche nendone vivi i caratteri peculiari. a piedi hanno dimostrato che il paesaggio può cambiare secondo i mezzi che usiamo. Ma non diverse, invita in posti diversi, suggerisce modi che condiziona una maggiore propensione per il è solo il paesaggio che cambia con l’uso della diversi di abitare il territorio. Molti Paesi o Regioni contatto col posto. La ridotta dimensione delle bicicletta. Parliamo pure della scoperta che si puntano sul turismo in bici, investendo somme piste, consente di aderire al suolo senza l’ausilio compie attraverso la bicicletta. Non si tratta di considerevoli. Non certo per una visione roman- di grandi opere. L’assenza di velocità pericolose luoghi esotici e lontani, ma posti che stanno a tica e passatista, ma per non lasciarsi scappare una rende spesso inutili quei sistemi di sicurezza ti- un tiro di schioppo dal centro urbano. Anche grande occasione. Occorre fare un passo indietro pici delle strade a scorrimento veloce. I percorsi questa è una piccola rivoluzione, perché tra- e tornare a quando il paesaggio del nostro paese è diventano così delle strade giocattolo, in cui tutti sforma un piccolo percorso in una vacanza, a cambiato per diventare più veloce. Veloce per gli si sentono bambini. Piccole strisce, piccole car- volte quotidiana, dove lo scopo del viaggio non spostamenti, veloce per le trasformazioni, veloce reggiate, piccoli cartelli, piccole distanze. Tutto è raggiungere la meta, ma il viaggio stesso. Pa- insomma! Il risultato non è esaltante. Per correre a vantaggio di grandi opportunità di paesaggio. esaggi che scorrono sotto i nostri occhi stupiti sono necessarie misure, dimensioni, regole, dota- (vedi foto 1) e ciclabili che scorrono sotto le nostre ruote. zioni particolari, che fniscono inevitabilmente per Alcuni siti raggiungibili solo a piedi o in bicicletta imporre una separazione sempre più netta rispet- Un nuovo utente sono dei veri e propri paradisi. to al posto in cui viviamo. E questa separazione, Parallelamente allo sviluppo delle ciclabili utili per questa barriera fsica e percettiva, è proporzionale lavorare, studiare, fare la spesa, si stanno svilup- Viaggiare in bicicletta alla velocità stessa. Più andiamo veloci e più dob- pando in modo massiccio le piste che consento- Tra bicicletta e paesaggio esiste una mutua intesa, biamo alterare il rapporto che tradizionalmente no di vedere i luoghi del nostro territorio dalla un reciproco modo di sostenersi. Sono fortemen- avevamo col suolo, con la gente, con le cose. Pen- bicicletta. Il turismo e l’escursionismo in bicicletta te compatibili per una serie di fattori per nulla sate alle barriere che impongono i guard-rail, le è proprio il caso di dire che stia prendendo piede. casuali. La ciclabile è una dotazione che cambia recinzioni, le corsie laterali, i viadotti, le gallerie. Il Guide, itinerari, consigli, mete. È tutto un forire il modo di percepire il territorio. Offre visioni turismo a due ruote si basa su una velocità ridotta di siti internet, libri e articoli dedicati allo sposta-