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Conferenza mondiale di rio gestione Oggi per cambiare e affrontare la crisi, più che formule e proposte, che ormai abbon- dano, nella maggior parte dei casi serve la volontà politica di compiere scelte. Ed è evidentemente questa che manca. A Rio+20 le aspettative e la consapevolez- za di una grande parte dell’umanità erano altissime. Il dramma della crisi ecologica e sociale colpisce ormai più della metà del pianeta. Gli sconvolgimenti climatici mietono milioni di vittime, devastano le economie di interi paesi, affogano nella disperazione vite e bilanci, uccidono spe- ranze e futuro. E siamo solo all’inizio. Proprio per l’evidenza del peggioramento delle condizioni materiali dell’umanità e della stretta relazione tra queste e la di- struzione dell’ambiente, la società civile globale, i movimenti, i sindacati, le asso- ciazioni e molti governi del sud del mon- ca, nessuno di questi è stato raggiunto. Il Vincono la crisi economica 35 do si aspettavano immediate risposte da documento finale è addirittura imbaraz- e la debitocrazia igiene urbana Rio+20. Persino le agenzie delle nazioni zante. “Il futuro che vogliamo”, questo il A Rio+20 i vincitori sono la crisi econo- igiene urbana luglio-settembre 2012 unite, come l’UNDP e l’UNEP, avevano nome impropriamente scelto, non contie- mico-finanziaria e la “debitocrazia”: siste- diffuso documenti che facevano chiarezza ne nessun impegno preciso, ma ben 94 mi capaci di stanziare durante il recente in merito, affermando come vi è una re- semplici raccomandazioni, rimandando G20 ben 1.000 miliardi di dollari di sussidi lazione diretta tra la crescita economica, come al solito ogni decisione vincolante per le imprese petrolifere e 456 per le la distruzione dell’ambiente e il peggiora- a un prossimo futuro. Quasi una presa in banche europee, ma nemmeno un sol- mento della distribuzione della ricchezza. giro; con la differenza che questa volta si do per il futuro dell’umanità. I paesi del Se per anni abbiamo acriticamente accet- condanna l’umanità intera. Alle banche, al G77, quelli più poveri e più colpiti dalla tato che solo l’aumento del PIL avrebbe mercato ed alle corporations, che sono crisi ecologica, hanno cercato invano di portato progresso, benessere, lavoro e ormai diventati i veri protagonisti della vita portare a casa almeno un Fondo di 100 qualità della vita, dopo i documenti e le politica, quando si parla di riconversione miliardi per i popoli colpiti dai cambia- prove scientifiche non ci sono più dubbi o di alternative di modello interessa solo menti climatici. La governance del Pianeta sul veleno sociale e ambientale su cui fon- discutere di “Green economy”. Una specie ormai globalizzato punta solo alla crescita dano la crescita economica e il modello di di cavallo di troia che dovrebbe consentire economica nel breve periodo, ignorando sviluppo liberista che ha prevalso nel corso di mettere un prezzo a ogni pezzo della la relazione tra la crisi economica e quella degli ultimi decenni. Non c’erano più scuse natura, ricetta antica di un sistema giunto ambientale, ampiamente provata e docu- dunque. Si sapeva tutto e si sta già suben- oggi nella fase di capitalismo finanziario (o mentata dalle agenzie per l’ambiente e do di tutto, rispetto a quanto annunciato Finanzcapitalismo, come lo ha denominato lo sviluppo dell’ONU. Il multilateralismo e denunciato 40 e 20 anni fa. il sociologo Luciano Gallino). La finan- nella cornice di totale assoggettamento ziarizzazione della crisi ecologica con le agli interessi economico-finanziari non Rio+ 20 sue inaccettabili soluzioni, come il mer- funziona più. Così come gran parte delle Alla conferenza mondiale sullo sviluppo cato del carbonio e i crediti di emissioni, riforme promosse negli ultimi venti anni. sostenibile Rio+20, invece, si è deciso di rappresenta l’ultima, in ordine di tempo, L’assenza di molti capi di Stato dei pae- non decidere e di voltare la testa dall’al- delle bolle speculative sulle quali investi- si più industrializzati e inquinanti è un tro lato, ignorando il fatto che l’umanità re. Se l’ambientalismo del capitalismo è chiaro segnale dell’empasse della politica, è immersa nella più grave crisi della sua questo, può piacere a qualcuno: specie a confinata, umiliata e ridotta ad ammini- storia, sia in termini sociali che ambientali. chi identifica il liberismo con il riformi- strazione della miseria dai grandi interessi Nonostante gli obiettivi annunciati fossero smo; ma certo non risolve gli obiettivi che economici e finanziari che ne hanno mu- quelli di fissare impegni concreti, regole, l’umanità deve obbligatoriamente raggiun- tilato il ruolo. fondi e cambiamenti necessari ad affron- gere se vuole continuare a sopravvivere e Al vertice mancavano tra gli altri Merkel, tare, più che sconfiggere, la crisi ecologi- prosperare. Monti e Obama, cioè i leader di tre paesi