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Best practice terza pagina sacchetti, denominati “Radiobag”. E’ infatti stata la Illustrazione e schema delle etichette adesive dotate trasponder passivo (RFID TAG) 3 prima a fornire sacchetti di questo tipo, ancor prima che a Capannori, nel comune di Petriolo, in provin- cia di Macerata, nell’ambito di una sperimentazione che non era però mirata a introdurre la tariffazione puntuale, ma solo a consentire una maggiore pos- sibilità di controllo sui conferimenti differenziati, in particolare nella raccolta multimateriale di imballag- gi in plastica, lattine. La tecnologia dell’applicazione dei transponder sui sacchetti è stato adottata per mantenere un’elevata produttività degli operatori nella fase di raccolta, che invece sarebbe diminuita del 40-50 % circa con l’uso di mastelli e bidoni rigidi dotati di transponder non a perdere (l’operatore codici a barre, però nell’ottica di misurare non il a costare anche 50 centesimi, cioè 10 volte meno, deve agganciare il bidone alla rastrelliera, attendere residuo ma i conferimenti differenziati. dati i numeri sempre crescenti di questi dispositivi il termine del ciclo di sollevamento e poi riportare Il codice a barre, tuttavia, ha posto sin dall’inizio e l’uso sempre più trasversale di queste tecnologie, il bidone o il mastello nel punto in cui era stato alcuni problemi riguardanti la possibilità di lettura non solo nel campo della gestione dei rifuti, ma so- prelevato, mentre l’uso del sacchetto risulta molto in caso di etichette rovinate o parzialmente piega- prattutto nel campo della grande distribuzione, per più rapido). Nela prima fase sperimentale sono te, poiché non si può contare su una superfce di sostituire il codice a barre. La novità a Capannori è stati testati vari tipi di transponder UHF, grazie al applicazione liscia come sui prodotti del supermer- in realtà l’uso di transponder così miniaturizzati e 31 supporto tecnico della Microtest di Altopascio, per cato. I transponder di prima generazione a bassa così ridotti, sia in peso che in costi, da poter essere 4 igiene urbana individuare quelli che presentano le migliori carat- frequenza presentavano invece costi elevati e una utilizzati anche solo per una volta come mostrato igiene urbana luglio-settembre 2012 teristiche di resistenza alle diverse condizioni atmo- distanza di lettura molto ridotta, pari a circa 10 o nella fgura a lato. I risultati ottenuti a Capannori sferiche e che consentono una identifcazione del 15 cm al massimo. Con i transponder di ultima hanno recentemente indotto anche altri Comuni e transponder a distanze massime di circa due metri generazione UHF si arriva invece anche a distanze Consorzi ad adottare tale tecnologia e, ad esempio, dal reader (antenna di lettura) anche se vengono di lettura di 1-2 metri in relazione all’intensità del- il Consorzio Priula ha proposto al comune di Trevi- applicate potenze emissive molto contenute (circa la frequenza emessa dall’antenna al transponder so di utilizzare i sacchetti dotati di transponder nel 300 mW). “Si è infatti potuto verifcare – afferma che viene sollecitato a inviare, come uno specchio centro storico di Treviso. Grazie a queste iniziative, 6 il Direttore di ASCIT, Roger Bizzarri - che alcuni deformante, un codice univoco. L’uso dei tran- dunque, Capannori ha fatto quindi un altro passo in tipi di transponder UHF presentano performan- sponder fssi sui contenitori rigidi, quindi non “a avanti nel percorso “Verso Rifuti Zero” sul quale il ces nettamente migliori anche se i costi di acquisto perdere”, nel settore della raccolta dei rifuti risale Comune si sta impegnando da diversi anni. sono molto simili.” a più di 10 anni fa. All’epoca si utilizzava la tecno- Nella fase di estensione del servizio si stanno te- logia a bassa frequenza (LF) e costavano 5-6 euro *Esper Ente di studio per la pianifcazione eco- stando diverse soluzioni di reader posti a bordo del al pezzo, mentre oggi un transponder rigido arriva sostenibile dei rifuti mezzo di raccolta per automatizzare ulteriormente l’identifcazione dei sacchetti (nella prima fase, con Evoluzione del costo medio dei transponder passivi e dei dispositivi di lettura in dollari il supporto tecnico della TEEA di Lecce, erano stati 5 invece utilizzati software e reader palmari molto leg- geri che dovevano essere utilizzati dall’operatore). Questa tecnologia può quindi rappresentare una valida evoluzione dell’uso di etichette con codice a barre sui sacchetti del residuo, tecnologia che era stata introdotta nel settore della gestione dei rifuti dal Consorzio dei Comuni dei Navigli in provincia di Milano nel 1997, cioè 15 anni fa. Poi è stata ripresa da tanti comuni, tra cui anche diversi comuni del centro sud. Nel 2003, per esempio, il comune di Mercato San Severino ha introdotto i sacchetti con 3 http://www.radiobag.it/home_it.html 4 http://www.microtest.net/ 5 http://www.teea.it/ Fonte: Auto-ID Center; McKinsey analysis 6 http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/07/06/ news/porta-a-porta-la-rivoluzione-a-treviso-1.5370594
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