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TECNOLOGIE PAESAGGI CIMITERIALI un giardino per ricordo di Paolo Villa Tutte le persone che hanno fatto cose egregie e hanno lasciato qualche buon esempio, meriterebbero di essere ricordati pubblicamente. Spesso questo privilegio, viene concesso. Così le nostre città sono piene di targhe, 48 monumenti, lapidi, memoriali. Un ammasso che può apparire igiene urbana igiene urbana disordinato, ma si rivela invece una aprile-giugno 2015 bellissima dimostrazione di come la riconoscenza, anche se istintiva, possa elevarsi ai più alti valori. Della lunga e complessa storia che collega Il sepolcro: prima forma di dai popoli che abitavano la Valle d’Aosta. Mi la morte al ricordo e agli spazi pubblici, ho architettura. ha colpito il suo recinto: faticoso, accurato, annotata una piccola parte, ma credo pos- Dalla prima tomba ai tumuli e alle lapidi, intelligente, ma soprattutto bello nella sua sa rivelare degli aspetti interessanti e poco i segni della sepoltura si fanno sempre più forma pura. Immagino lo stupore che al tem- noti. L’unica concessione che ci viene fatta espliciti e riconoscibili. Non si nasconde ma po deve avere suscitato un’opera realizzata per varcare la soglia del tempo è lasciare si enfatizza. Popoli nomadi e popoli stanziali totalmente in pietra lavorata con buona fat- un ricordo. Più questo è duraturo e mag- cominciano ad avere rapporti diversi anche tura, quando probabilmente la gente viveva giore sarà la considerazione di cui potre- rispetto al ricordo dei propri defunti. I sepol- in case più modeste, di forme compatte e con mo godere anche dopo morti. Dietro questo cri furono dapprima luoghi anonimi, la cui tetti in paglia, le travi di legno. Qui vediamo concetto si svolge la storia dell’uomo, fatta attribuzione come punto sacrale e rituale era piattaforme perfettamente spianate, dolmen di segni da lasciare per il futuro. Molti di affdata alla memoria collettiva, alla famiglia, in pietra. Signifca che il culto dell’astrologia questi segni coinvolgono il giardino: luogo alla tribù. La scrittura cominciò a fssare i e del ricordo sono talmente forti che meritano intenso, il più raccolto, adatto a cogliere ed dati e con loro, la Storia. Il ricordo rafforza e la ricercatezza nei materiali, nelle forme e esprimere emozioni, direttamente connes- giustifca il potere temporale e religioso che nell’arte. so con la Natura, dedicato all’uomo e ai realizzano monumenti e usano il ricordo Questo monumento introduce il tema del suoi sentimenti. A chi si occupa di paesag- come strumento di consenso. rapporto della sepoltura con il paesaggio, un gio, e non solo, interessa soprattutto come Pur non avendo nulla di scientifico e di rapporto molto stretto che si può ritrovare sono concepiti i luoghi che esprimono il provato, mi piace far cominciare la storia anche nei tumuli. Oltre ai segni che riman- ricordo, in particolare nell’estensione con- del giardino da una tomba celtica. Un tem- dano all’astrologia si possono vedere segni cettuale che va dai monumenti celebrativi pietto scoperto nel 1969 nel sito megalitico della vita di tutti i giorni di migliaia di anni alle targhe incise, nello spazio culturale di Saint Martin de Corléans, che dalla sua fa, ma si vede chiaramente un giardino: un che comprende il giardino del ricordo fino prima pubblicazione negli anni ’90, mi ha recinto sacro che accoglie le spoglie di alcuni all’infinito repertorio kitsch da marmista subito destato una forte curiosità proprio per capotribù. Immagino lo stesso stupore di chi e in mezzo molte altre storie già scritte o l’analogia con gli spazi del giardino. È un vide le piramidi, i tumuli cinesi o le tombe ancora da scrivere. monumento funebre, costruito 4500 anni fa etrusche. In tutto il mondo l’architettura del
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