Page 51 - igiene-urbana-giugno2015_new
P. 51
PAESAGGI CIMITERIALI TECNOLOGIE più o meno esplicito è la memoria. Distinguo loro lontanissime. Il primo è il Memorial Mat- tate subito dopo la costruzione. Le foto ingiallite il giardino perché ha bisogno di un confne, di tei di Bascapè, struttura privata, isolata, semi- e i disegni schematici consegnano solo una pic- staccarsi dal contesto, più o meno nettamente. sconosciuta, visitabile solo su appuntamento e cola parte della realtà, il resto è una piacevole Già i chiostri erano giardini-cimitero e nella let- l’altro il Memorial Franklin Delano Roosevelt scoperta. Le foto dell’epoca mostrano piante teratura greca il mondo dei morti era rappresen- di Washington, uno dei monumenti più visitati piccole e rade, che lasciano ampi varchi in di- tato come un giardino. Riprendendo l’archetipo e imitati d’America. Il memoriale italiano è rezione dei campi, circondati da altissimi pioppi. del mitico paradiso arabo, il giardino è un luogo stato realizzato in pochi mesi, quello america- Oggi la visione è completamente diversa: sono lussureggiante di vegetazione di ogni tipo, di ac- no in oltre vent’anni. Ogni tanto le posizioni sparite le piante intorno e il memoriale rimane qua e di animali. Un paesaggio che viene ripreso dei più virtuosi si invertono. Pietro Porcinai isolato. Non più campo fra i campi. Porcinai nel giardino romantico delle rovine e infuenza ha progettato il memoriale di Bascapè per un si confrontava molto con il contesto e da esso non poco la progettazione dei cimiteri del nord solo committente, Lawrende Halprin ha traeva le suggestioni che si traducevano poi Europa dal settecento in poi. La corrente pae- progettato l’altro con tutti gli occhi puntati ad- in giardini impareggiabili. Si sarebbe lamen- saggistica inglese interpreta, già nel settecento, dosso. Entrambe sono tappe fondamentali per tato della solitudine a cui oggi è condannato una nuova concezione della sepoltura, elevando capire l’evoluzione del concetto di ricordo e del il memoriale, a causa delle pratiche agricole il paesaggio a un contesto di richiamo che fa rapporto tra l’artista, il posto e le persone. Due industrializzate. Mi ero fatto l’idea di un luogo da scenario ai riti funebri. La diffusione di que- capolavori del paesaggismo contemporaneo, austero, un opera diligente, eseguita in tempi sta idea è rapida e coinvolge molti altri Paesi. in cui il protagonista non è il monumento, rapidi, nei pochi mesi intercorsi tra l’incidente All’inizio dell’ottocento anche Ercole Silva ma il visitatore. e l’apertura del memoriale, esattamente a un tratta diffusamente l’argomento nel suo testo anno dall’incidente. Ma a Bascapè ho trovato “Dell’arte dei Giardini Inglesi”, dando prova di Memorial Mattei a Bascapè un memoriale diverso da quello che mi aspet- 51 come gli stessi concetti fossero ormai ampia- (1963). Pietro Porcinai tavo: il luogo è splendido, bello fuori e intenso igiene urbana mente diffusi. Per contrapposizione, i cimiteri, Dove il 27 ottobre si schiantò l’aereo privato dentro. Essenziale, non spoglio. Già dall’ester- igiene urbana aprile-giugno 2015 posti per legge al margine della città, rafforzano che riportava a casa Enrico Mattei da un so- no si intuisce che quel giardino, cintato da una sempre più il proprio ruolo urbano proprio per pralluogo in Sicilia oggi c’è un memoriale. È triplice corona di siepi, deve essere speciale. l’importanza del patrimonio storico-artistico un piccolo giardino che sembra semplice, ma L’anello esterno di taxodium è oggi alto più di che contengono, per le testimonianze, per il ritengo sia solo un’apparenza che lascia posto 10 metri. Gli alberi non nascondono gli aerei, valore prospettico o scenografco che talvolta alla sensazione di uno spazio imprevedibile e troppo bassi e frequenti per volare indifferenti manifestano e a volte ostentano. Ma il rapporto indecifrabile. Ognuno ha il suo modo di guar- sopra un luogo dedicato a tre vittime dell’aria. più stretto è praticato dagli elementi vegetali ed dare i giardini: vi espongo il mio, perché sia uno La rotta aerea su Linate non è cambiata e gli architettonici: viali e flari alberati, piante evoca- spunto, senza la pretesa che diventi il vostro. aerei sono già allineati alla pista. Tra cento se- tive, percorsi rituali, recinzioni e mura, tipologie Le poche informazioni disponibili arrivano condi atterreranno. costruttive e simbologie. Con l’estendersi della dall’archivio di Pietro Porcinai. Sono i disegni Il progetto di Porcinai prepara il terreno e si- città, i cimiteri diventano punti di riferimento del progetto del giugno 1963 e alcune foto scat- stema le rogge, per mantenere la funzionalità del paesaggio urbano, prima che di quello pe- riurbano. Per queste ragioni possiamo defnire i cimiteri come elementi preziosi e indispensabili per capire e tramandare la storia e la cultura di un popolo. Come in un gioco di specchi, diven- tano essi stessi memoria e testimonianza. Due casi distanti, due artisti all’opera. I casi che presento sono agli antipodi: trattano il tema del ricordo, ma lo fanno in modo com- pletamente diverso, in due parti del mondo tra Cretto di Burri (disegno). L’opera proposta da Al- berto Burri per Gibellina è datata 1985-1989. Può considerarsi anche un cimitero e un memoriale, in quanto sotto le forme di terra concretizzata, giace il paese crollato, dove non tutte le vittime del terremoto hanno potuto trovare sepoltura.