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TECNOLOGIE PAESAGGI CIMITERIALI Memoriali di guerra Cambiati i tempi, i gusti della gente e il modo di manifestare il ricordo, lo sguardo alle vec- chie istallazioni è severo. I monumenti sorge- vano all’aperto, spesso in spazi limitati. Anche quando la superfcie era ampia, i monumenti mantenevano una aurea celebrativa, che com- prendeva una piccola area recintata con catene o con una cancellata di ferro. In mancanza di queste, lo spazio è defnito da una delimitazio- ne ideale o una soglia. Il concetto è chiaro: il terreno dedicato ai defunti è sacro, inviolabile e merita il massimo rispetto. Rispettosa è quindi la distanza e la posizione: il monumento è posto su un asse prospettico, in mezzo a uno spazio geometrico, posizionata in un luogo cruciale rispetto al passaggio dei cittadini. Riguardosa è la scelta del materiale: quasi sempre di pregio, 50 come il marmo e/o il bronzo. Il cemento è raro, ma in ogni caso trattato in maniera artistica. Nel caso in cui vi siano cimeli, il loro valore igiene urbana igiene urbana aprile-giugno 2015 è storico e documentario; sono quindi esibiti Cimitero in stile romantico a Monaco di Baviera per orgoglio o per monito. Il piedistallo (a volte vengono posti anche in serie, oppure uno sopra evidente da segni inequivocabili: memoriali, di bugie. Per uno o più di questi motivi si l’altro) è uno dei segni distintivi del rispetto per monumenti, cimiteri, lapidi. Non una spie- videro sorgere in Europa nei primi decenni gli eroi e per l’opera esposta e, quindi, è imman- gazione, ma il senso del ricordo imperituro: del XX secolo centinaia di migliaia di mo- cabile. La distanza reverenziale era stabilita da “Their name liveth for evermore” (Il loro numenti ai caduti (fno alla prima guerra una maggiore altezza del monumento: corpi nome viva per sempre). È scritto nell’epigrafe mondiale non esisteva la commemorazione giganteschi e forti, colori candidi o metallici. An- scelta da Rudyard Kipling per i cimiteri mili- di massa); un fenomeno esplosivo, come che la postura dei visitatori era importante: po- tari dei soldati inglesi morti e sepolti all’estero. tutto quello che concerne i confitti. Prima chissime panchine o elementi di comfort vicino La familiarità con i luoghi della memoria ha di allora erano scarsi gli esempi, alcuni nati ai monumenti, perché il dolore dell’animo fosse un ruolo fondamentale con il loro successivo timidamente e in maniera del tutto casuale. anche fatica del corpo. Oggi sono illuminati, sviluppo artistico e sociale. L’entusiasmo per i memoriali svanì presto, ma in origine, la luce notturna era scarsissima. I memoriali sono accessori legati alla guerra, forse anche a causa dei troppi monumenti, In molti paesi non c’era neppure un lampio- la più grande fabbrica di morti, di eroismi e del contrasto che alcuni di questi avevano ne: occorre immaginarsi l’effetto delle piccole acceso in diverse fazioni. Fatto sta che a metà faccole, fammelle o lanterne che ornavano il del secolo scorso vi fu un lungo periodo di monumento con luce foca ma appassionata. quarant’ anni, senza particolari favori verso Altro segno di rispetto è lo stile: quello formale questa forma di ricordo e di lutto. e classico accontentava tutti, seppure il livello artistico non fosse generalmente eccelso: fgu- re retoriche, pose drammatiche e teatrali, stile Le città sono grandi memoriali, dove vie piaz- architettonico sempre lontano da provocazioni ze, ponti giardini, sono intitolati al ricordo di e avanguardie. persone. Tra i nomi delle vie, quelli dedicate a persone sono in maggioranza. I primi dieci Dei cimiteri nomi ricorrenti delle vie dei comuni d’Italia, Con i luoghi di sepoltura, l’uomo realizza nuovi comprendono Roma al primo posto e 9 persone. rapporti con il paesaggio, fondamentali per leg- Si ricordano i grandi uomini, ma non le donne: gere la storia del giardino: un tema di crescente la prima è al 57° posto: Santa Maria. È supera- interesse non solo tra i paesaggisti. I paesaggi ci- ta anche da Papa Giovanni. Le dediche spesso miteriali sono appunto questa tipologia di spazi, sostituiscono gli antichi toponimi. a volte giardini, a volte paesaggi dove il soggetto